L’11 settembre del 2001, la città di New York è stata colpita al cuore, quando due aerei jet si sono schiantati contro le Torri Gemelle del World Trade Center. Sulla scia del caos, la fotografa irlandese Nicola McClean che risiedeva a New York ha risposto nell’unico modo che conosceva: ha preso la sua macchina fotografica ed è scesa in strada per cercare di immortalare la confusione e il panico che la circondava.

In quell’attimo Nicola McClean ha scattato migliaia di fotografie nei pressi del Ground Zero e dei quartieri circostanti, cercando di immortalare il caos che travolgeva la città e il lavoro degli operatori di soccorso, degli agenti di polizia, dei vigili del fuoco e di tutti gli altri.

Nicola McClean ha organizzato una mostra intitolata GROUND ZERO 360 per onorare le vittime e le loro famiglie e per non dimenticare mai il sacrificio di molti in quel terribile giorno.

Nel 2011, Nicola McClean ha mostrato la sua splendida collezione di immagini al pubblico per la prima volta. Lo spettatore sarà in grado di scoprire, attraverso le immagini di Nicola, l’indomani sorprendente di uno degli eventi più tragici della storia americana, di vedere quello che lei ha visto, di ascoltare le storie che lei ha ascoltato e di incontrare le persone che lei ha incontrato, in particolare gli eroici uomini e donne del Servizio di Pronto Intervento della città di New York.

Attraverso immagini dolorose, “manifesti di dispersi” strazianti e di un unico impianto panoramico, GROUND ZERO 360 ti invita ad addentrarti nel passato e a rivivere ciò che otto milioni di newyorkesi hanno provato nei giorni successivi agli attacchi.
I visitatori avranno anche la possibilità di ascoltare le inedite chiamate di emergenza radio della città di quella mattina e di toccare un frammento a spirale di trave a I d’acciaio e un frammento di granito spezzato del World Trade Center.
Inoltre saranno in mostra manufatti personali prestati dalle famiglie degli agenti di polizia e dei vigili del fuoco che hanno perso la vita al World Trade Center, oltre alle croci intagliate dall’acciaio dagli operai siderurgici e a una bandiera che sventolava sul Ground Zero.
L’artista irlandese di fama mondiale Jim Fitzpatrick ha realizzato anche uno splendido tributo alle vittime composto da 12 dipinti intitolato “Elegia funebre per i caduti”, che accompagna la mostra.

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